La data ufficiale della nascita di una nuova coscienza radicale d’avanguardia in Canada è il 1970, sebbene alcuni tentativi sporadici fossero stati iniziati negli anni Sessanta da alcuni gruppi e gallerie (come il circolo di artisti sorto intorno a Michael Snow, che lasciava Toronto per un decennio a New York intorno al 1964). In tutti gli anni Sessanta non erano state considerateCanada01.jpg né la necessità di una nuova coscienza, né il ripensamento della struttura dell’arte. Solo alla fine del decennio la nuova socializzazione iniziò a formarsi attraverso i cafè, i nuovi gruppi di teatro sperimentale, i collettivi politici, soprattutto quelli femministi, e principalmente attraverso il movimento di liberazione sessuale. Solo raramente connessi a tali movimenti collettivi, gruppi di artisti lavoravano intorno alle nuove funzioni di estrazione post-Warhol o concettuale. L’influenza esercitata dagli Stati Uniti, sia da ambienti della East e West Coast sia da New York sulla nascita dell’avanguardia canadese è indubbia. Artisti conosciuti a livello internazionale come E. Williams, D. Graham, J. Jonas, S. Lewitt e altri, venivano invitati a lavorare direttamente con gli studenti alla Nova Scotia College of Art and Design. L’effetto di questi contatti si sviluppava su scala nazionale con stimoli nell’uso del video e interesse nell’arte concettuale. Influenzata dalla scuola di Halifax resta anche la Guelph University (School of Fine Art) sotto la direzione di Eric Cameron e in seguito con la collaborazione di Noel Harding. A Toronto, la breve e turbolenta amministrazione di Roy Ascott all’Ontario College of Art (Oca) negli anni ’71-72, era terminata con una rottura tra gli studenti e la setta più conservatrice della facoltà. Il breve esperimento accademico intrapreso da Ascott e la ancora più breve attività della scuola radicale Z, davano un indirizzo ben preciso, spingendo verso la nuova scultura o “arte povera” esemplificata dal lavoro di Colette Whiten e Hether MacDonald. In seguito allo scioglimento della scuola Z, un’ala sperimentale veniva aperta all’Ontario College (1973), cosa che determinò la nascita di uno dei migliori studi di video e audio canadesi. Attraverso gli studios, Michael Page, introduceva l’olografia come arte, indicando la strada a Al Razutis, Fringe Research e all’International Global Tools. I nuovi media, in particolare il video, determinarono una nuova coscienza. Tra gli anni 1971 e 1973, video come alternativa ai mezzi convenzionali, vengono praticamente utilizzati da tutti i gruppi occupati nel lavoro politico o artistico underground. Nello stesso periodo, gruppi e centri marginali (in seguito classificati come “paralleli”) emergono e sopravvivono attraverso il programma di assistenza del Canada Council. Tale programma avrà una svolta nel 1976 con la formazione di una rete di centri alternativi chiamata Canpac. Il Canada Council, a quel tempo, sovvenzionava circa venti centri, quasi tutti specializzati in discipline d’avanguardia artistica. Canada02.jpg Tra i gruppi che ricevono sovvenzioni dal programma del Canada Council vi sono la Aspace e il Ceac (Centre for Experimental Art & Communication) a Toronto, il Vehicule di Montreal e altri minori come l’Eye Level ad Halifax, il Saw di Ottawa, il Plug In di Winnipeg, il Parachute di Calgary e il Western Front di Vancouver. Il programma chiarisce il ruolo alternativo dei centri per mostre di nuovi artisti che lavoravano al di fuori della mercificazione dell’arte. Il sovvenzionamento di centri alternativi, sebbene assorba una quantità minima dei fondi del Canada Council, rappresenta un passo avanti enorme nello sviluppo culturale dell’immagine pubblica del paese. Attraverso le sue manipolazioni cultural-economiche il Canada Council riesce a stabilizzare la presente direzione dell’arte contemporanea canadese. Al tempo stesso il Council sospende il sovvenzionamento ai gruppi meno “produttivi” e minori e si concentra sul rafforzamento  dei centri che sono riusciti a trovare un’identità a livello nazionale e che hanno aperto nuove strade all’arte contemporanea. Inoltre, tale processo stabilisce una competitività tra i vari centri sovvenzionati, in modo tale che si prevenga la formazione di qualsiasi fronte unitario. Le nuove forme di teatro, musica, letteratura e arti visive mancano, quindi, di unità, sebbene alcuni gruppi lavorino in direzioni comuni. L’attività neo-dada, ora in declino, è stata, ad esempio, condivisa dagli artisti della West Coast, in particolare dai membri del Western Front (Mr Peanut, Dr. Brute, Anna Banana, Opai L Nations) e da artisti di Toronto (Ms Honey, Pascal, General Idea). Questi seguono la tradizione dadaista europea, il Fluxus e il mondo di Warhol. L’attività di “correspondence art” tipica dei neo-dadaisti (iniziata dall’image Bank e dalla Scuola di corrispondenza di Vancouver) viene continuata da Chuck Stake. L’ambito singolare del collage e dei video continua nella espressione “camp” degli Hummer Sisters, dei The Dishes, di General Idea. Intorno a tali gruppi neo-dada esiste un certo numero di iniziati che pratica una coerenza di stile, seguendo i “simboli feticci” stabiliti per il gruppo, come quello della palma, del pettegolezzo, della moda e dell’eleganza dei Salvation Army. Un gruppo particolare di Toronto lavora nel settore del body art (comportamento e relazioni tra il corpo e l’ambiente). Tali body artist hanno iniziato con azioni in piazze pubbliche, come il gruppo dei Shitbandit, un’associazione libera di radicali e di artisti. Canada03.jpg Bruce Eves (il quale studia modelli di taboo e di sadomasochismo), Wendy Knox Leet, Ron Gillespie (senza dubbio il più purista ed estremo in questa forma d’arte), Lilly Chiro, Marlene sono i più rappresentativi del movimento. Le azioni di body art di Toronto sono state influenzate notevolmente da quelle di Joseph Beuys e dalla mitologia di Hermann Nitsch e Otto Muhel più che dai body artist di New York, Acconci e Palestine. Questa area di performance è molto più europea rispetto a qualsiasi altra espressione artistica in Canada. Entro l’ambito della performance art ci si oppone all’arte narrativa di Dawn Eagle, General Idea, Miss Honey e Suzy Lake. Suzy Lake con Bili Vazan, Andrew Dutkewych, Tom Dean, Serge Tousignant e Dennis Lukas hanno formato nel 1973 il centro alternativo d’arte Vehicule. Sotto la direzione collettiva di questo centro hanno visto la luce le attività video (dirette da Andree Duchaine) e alcune pubblicazioni alternative. Nel 1975, dal gruppo Vehicule nasce la rivista “Parachute” diretta da Chantal Pontbriand. Ancora a Montreal, Gille Gheerbrandt apre un’altra galleria d’arte privata molto importante. L’arrivo di Carmen Lamanna a Toronto, comunque, rimane essenziale per il riconoscimento e la crescita di un rinnovamento entro il milieu artistico. Lamanna è il primo mercante d’arte a incoraggiare i recenti esperimenti nelle nuove forme dei land art, di post minimalismo e in seguito di narrative art. Canada04.jpg Nuove aree sono state esplorate dagli inizi del 1974 nella nuova musica e nella danza sperimentale. A Toronto la Music Gallery aperta nel 1975 ad opera dei Canadian Creative Music Collective (Ccmc) coinvolge Al Mates, Larry Dubin, Michael Snow e altri. Dopo i film “Rameau’s Nephew” e “Two sides to every story”, Michael Snow si impegna consistentemente in improvvisazioni jazz al piano e alla tromba. Il 15 Dance lab, diretto da Lawrence e Miriam Adams si dedica a nuove forme di danza. L’improvvisazione, nella musica e nella danza, è l’espressione più tipica della nuova leva di artisti. Pochi sono quelli che utilizzano un approccio strutturale, come Lubomyr Melnyck (musica) o i Missing Associates e John Faichney (danza). Ancora più marginali sono le tendenze che fanno uso di esecuzioni elettroniche, di cui sono interpreti Ted Dawson, Diane Boadway e Ross McClarin. Danzatrici-performers come Gill Bellos e Victoria Tansey Sommer hanno assorbito largamente le influenze di Hann Haiprin (West Coast) e di Simone Forti. Video lnn, un gruppo che lavora a Vancouver, ha accumulato fin dal 1974, una quantità considerevole di videotape attraverso lo scambio “Satellite Video”. In ogni caso la tendenza di accumulare in archivi, tipica dei gruppi di Vancouver (Image Bank, Chicken Bank, Satellite Video Exchange), trova un parallelo a Toronto. L’Art Metropole, il Ceac, il Wave (World Association Video Editions) fanno parte di una larga rete internazionale di scambi. Il Ceac, attraverso il Wave è il centro depositario di videotape, pubblicazioni e film sperimentali (in particolare di super 8) ricevuti da ogni parte dei mondo. Recentemente sono stati organizzati alcuni eventi a carattere internazionale, come una video-manifestazione dei Wave con videotape dal Giappone, dall’Est e dall’Ovest europeo, dagli Stati Uniti e dal Canada. Il Kaa, poi divenuto Ceac, ha localizzato a Toronto aree marginali nell’arte e nel campo sociale. In particolare ha introdotto il paradigma dei Language Art. Investigazioni sempre in questo campo sono state messe a punto da Peter Melnick (teatro sperimentale), Beth Learn (analisi di linguaggio) e dai Blastbloom Associati (manifesti d’avanguardia). Nell’autunno dei 1975, il Kaa ha organizzato insieme al Richard Kostelanetz di New York, la mostra più importante e vasta dei Language Art fino a oggi. Questo gigantesco lavoro ha incluso le performance di oltre duecentocinquanta artisti: i maggiori in tale campo del Canada e degli Stati Uniti negli ultimi dieci anni. Canada05.gif Il Language And Structure in North America includeva libri, videotape, dischi, manoscritti e un programma altrettanto vasto di performance con Vito Acconci, Yvonne Rainer, Jackson McLow, The Four Horsemen, Agnes Denes e Peter Melnick. La mostra dei Language Art ha visto partecipare, tra gli altri, John Cage, Steve Reich, Lawrence Weiner, Emmett Williams, John Giorno, Sol Lewitt, Michael Snow, Hollis Frampton, Carl Andre. Fra gli artisti canadesi maggiormente influenzati dal Language Art troviamo Peter Melnick, David Tipe, Joan Chisholm e Beth Learn, colei che lavorando coi Kka ha coniato la definizione “contestualismo”, che, sebbene non proprio accurata si è rivelata profetica nell’anticipazione della nuova onda dell’Arte contestuale e di tutte le sue recenti ramificazioni. In un articolo del 1974 sul giornale underground di Toronto “Only Paper Today” Blastbloom riferiva all’arte contestuale una verifica di natura quantitativa e non qualitativa. L’arte contestuale collega il Canada, a lungo influenzato da New York, con i gruppi operanti in Europa, trascurati da lungo tempo nel continente americano. L’Europa dell’Est, in particolare la Polonia, sembra avere dei punti in comune con le esperienze in Canada. Il lavoro di Robakowski, Swidzinski, Wasko e del gruppo dei Filmform di Lodz è molto simile a quello di Peter Dudar, Lily Eng, David Fujino, Brian Kipping, Doug Duart che gravitano attorno al Ceac. I media usati sono film, video, performance e il language art; le sensibilità, poi, sono le stesse, così come i prodotti finali: lavori intenzionali, strutturali e materialisti. Se esiste un elemento comune a tutti gli artisti del Ceac, questo va cercato proprio nel materialismo dialettico del lavoro elaborato entro le premesse del centro in funzione dell’arte sperimentale e della comunicazione.


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